Petra incorniciata che fa l'occhiolino

Max

“Il mio servizio su Max”

Petra Scharbach intervistata da Rossella Simone per il mensile Max. Fotografie di Andreas Bitesnich.

Sommario della rivista Max, con le foto di Petra in piccolo

Jeans grigio chiaro stampati a pelle di serpente, tacchi alti e una camiciola nera trasparente che ammica audace sotto un golfino nero mini. Un corpo esilissimo e tornito, seni piccoli da adolescente, e un sedere di quelli che ti fanno girare la testa, anche se sei donna. E un viso da cammeo, come una damina viennese del 700. E' bella Petra Scharbach, più bella adesso che ha superato i 30 anni di quando, a 20, portava audaci capelli biondi e faceva la diva "pericolosa" cantando cover di grandi artisti e spogliandosi nei locali. Più bella adesso perché più dentro di sé, sicura del proprio corpo come sempre ma anche di se stessa. Decisa com'è a dimostrare che oltre a un bel sedere, e tette sode c'è dell'altro. C'è una persona autonoma, che ragiona con la propria testa, una donna piena, che si è misurata con la vita e non ha perso. Racconta di sé, di una infanzia che non è stata facile con il pudore dei coraggiosi, e guarda dritto negli occhi come fanno gli onesti. E' nata sotto il segno della Bilancia, così ha oscillato tra momenti di assoluta felicità e assoluta infelicità, dice, ma assicura che ormai ha quasi trovato il suo equilibrio.

Viso di Petra
Ha iniziato la sua carriera spogliandosi. Perché?
Perché mi divertiva, perché ero incosciente. Ci ho messo anni per togliermi di dosso l'etichetta della porno diva anche se io ho fatto solo strip-tease soft, e mai l'hard.
E adesso?
Che effetto fa spogliarsi davanti all'obbiettivo?
Nessuno, come fare delle foto di moda. Che rapporto ha con il suo corpo?
Sono molto esigente e lo curo molto. Mi piace correre al mattino, mi piace fare ginnastica, ma di più mi piace quello che ho dentro, mi piace forse più della carrozzeria. Il fatto è che sono convinta che corpo e mente debbano assolutamente viaggiare sullo stesso binario.
E che cosa ha dentro?
Ultimamente ho riscoperto la spiritualità. Ma non vorrei essere fraintesa: non è moda, è qualcosa di molto più profondo. Insomma non volevo dirlo, però pratico il buddismo. Perché? Mi aiuta, mi dà saggezza ed equilibrio, mi rinsalda in me. Adesso quando esco di casa all'alba e vado a correre, il fatto che il cielo si schiarisca non lo do più per scontato. E mi lascio incantare dal giorno che sorge, dagli alberi. Cose incredibili che prima non sapevo vedere. Anche se la fede ha sempre avuto un posto nella mia vita.
Sedere di Petra
Come conciliava fede e corpo esposto?
Perché, fondamentalmente, io mi sentivo onesta. E poi il corpo è buono, è lo sguardo semmai ad essere cattivo. E comunque le cose brutte sono altre, non è un corpo nudo. Sono la guerra in Kosovo, l'alluvione in Mozambico.
Che cosa deve avere un uomo per piacerle?
Carisma.
E deve essere bello?
Ma sa, l'uomo brutto non esiste. Esistono solo le donne brutte. L'uomo si nasconde dietro il fascino, il potere, il denaro...
Vittorio Sgarbi, che è stato uno dei suoi fidanzati ufficiali, ha carisma?
Si, ma non ha il tempo per avere una storia. Fantastico come fratello, ma come amante...
Viso di Petra
Perché è un pessimo amante?
Non ha il tempo. ma a suo modo, è molto generoso, mi ha insegnato molto. Io con lui sono andata anche dal Presidente della Repubblica, e lui mi ha presentata subito. Ha detto: conosce Petra? Aveva un modo di fare che veramente conquistava.
Dove è nata?
A Francoforte in Germania, mia madre è tedesca e mio padre non si sa. Ma non mettiamolo, tutelami, ho il terrore delle interviste! Poi ho girato diversi collegi perché mia madre faceva l'indossatrice. Sono cresciuta nei collegi e ne sono uscita che avevo 18 anni.
Non deve essere stato facile iniziare la vita così?
Diciamo che ci vuole una grande forza. Però io a 6 anni mi sentivo già grande, e mi sforzavo di consolare le altre bambine che provavano una sofferenza più palese. E poi mi sentivo una privilegiata rispetto ad altre che avevano storie ben più terribili della mia. Ho imparato presto che si può soffrire ma anche che bisogna darsi un limite, sennò il dolore è devastante. Ma non è che abbia sofferto moltissimo di questa situazione. Se da quando nasci ti trovi sola, non sai neppure che ci può essere un'altro. Sì magari con la fantasia pensi: che bello stare con una famiglia...
Sedere di Petra
Mai vissuto in famiglia?
Fino a 4 anni ho vissuto con mia madre poi quasi sempre in collegio.
Com'era sua madre?
Bellissima. Per me era come un mito. Ma non ha mai avuto molto tempo per me e mi è mancata. Mi è mancata soprattutto la presenza di un papà.
E lei come era allora?
Magrissima. A 13 anni ne dimostravo 11. Mi sono sviluppata tardi e sono rimasta bambina fino a 18 anni, quando sono uscita dal collegio e mi sono trovata nel mondo.
Come è arrivata la passione per lo spettacolo?
Mi vedevano carina. Ma non pensavo di dovermi spogliare. Volevo cantare. Però è successo che nei locali la gente mi gridava: "nuda!" Forse perché avevo già fatto delle copertine sexy. E così mi sono detta: và bene, canto e mi tolgo qualcosa.
Petra in piedi
Era già stata in copertina di Penthouse?
Si. Ero a Parigi, era l'ultimo dell'anno e cantavo in un locale che si chiamava Belle époque di fianco all'Opera, e per caso mi vide il direttore di Penthouse. Un uomo di una classe e di una bellezza! Proprio un Alain Delon. Mi disse che mi voleva in copertina perché mi trovava ”molto francese”.
Ha conosciuto Moana Pozzi? Com'era?
Siccome faceva un'altra attività rispetto alla mia l'ho incontrata poche volte. Mi ha dato l'idea di una donna molto determinata, una macchina. Lei era una macchina. E un pò mi spaventava, mi dava un senso di angoscia; non riuscivo ad approvare la sua vita. Ecco. La vedevo sprecata nel mondo dell'hard, secondo me aveva una intelligenza superiore a quel lavoro lì, l'avrei vista meglio come professoressa di filosofia.
Ha rinunciato a cantare?
Sì. Anche se forse oggi avrei la forza di non cedere al pubblico. Oggi forse riuscirei a cantare senza spogliarmi.
Petra seduta
Fidanzata?
Purtroppo no, ma mi piacerebbe.
Storie importanti?
Una. Cinque anni fa e credevo che fosse l'ultimo amore della mia vita. Non è stato così ma continuo a credere nel grande amore. Assolutamente credo che ci sia, da qualche parte, una persona per ciascuno di noi. E speriamo che la mia giri da questo lato del mondo piuttosto che a New York.
Ma, secondo lei, il vostro flirt c'è stato perché la desiderava o perché voleva provocare esibendosi in luoghi istituzionali con la sexy diva da copertina?
Non sò. Credo che lui mi vedesse bella. Ricordo che quando i suoi pittori gli dicevano che ho un viso stupendo si emozionava.
Le piacciono gli uomini più grandi di lei?
Vado a periodi. Ma diciamo che l'uomo della mia vita dovrebbe essere più grande, almeno di 10 anni. Mi sento più realizzata con un uomo più grande, mi eccita di più. Trovo più sexy che sia l'uomo a condurre un discorso sentimentale e sessuale. Mi sento più preda che cacciatore, e voglio un uomo a cui piaccia conquistarmi. Un ragazzo, alla fine, non mi diverte.
E Zucchero com'è? E' vero che ha avuto una storia con lui?
Una storia no, un'amicizia piuttosto. Ci siamo conosciuti a un concerto e poi siamo andati in giro in moto. Come artista ha un grande fascino, ma come uomo non sa quello che vuole.
E la storia con Faustino Asprilla, stella del Parma, era vera?
Non è mai stata vera. Ma faceva scena il calciatore famoso e la donna bella che ha avuto la copertina di Penthouse. La verità è che siamo un popolo di sognatori che di giorno lavora e la sera sogna guardando al cinema la favola di Pretty Woman.
E lei crede alle favole?
Io sì.
Petra e Andreas Bitesnich, testa contro testa